Operazioni doganali Svizzera: come funziona il deposito doganale

Operazioni doganali Svizzera: come funziona il deposito doganale

Ottimizza i tuoi flussi di merce tra Italia e Svizzera con uno strumento strategico (ma ancora sottovalutato)

Le operazioni doganali tra Italia e Svizzera sono uno snodo critico per ogni azienda che gestisce trasporti internazionali su base regolare. Il passaggio da uno Stato membro UE a un Paese terzo come la Svizzera comporta obblighi, controlli, pagamento dei dazi e una burocrazia che – se affrontata in autonomia – può rallentare il business.

In questo contesto, il deposito doganale rappresenta un’opportunità concreta per aumentare l’efficienza logistica, posticipare il pagamento dei diritti doganali, gestire grandi quantitativi di merce senza vincoli di tempo e guadagnare flessibilità operativa.

Non è solo una questione tecnica: è una leva strategica nel settore dei trasporti e della logistica.

In questo articolo, esploreremo il funzionamento dei depositi doganali, le differenze tra le varie tipologie di deposito, i vantaggi per le imprese e il ruolo dell’Agenzia delle Dogane. 

Per una panoramica più ampia sulla gestione e origine delle merci, visita il nostro focus dedicato all’ “Origine preferenziale delle merci”.

Cos’è un deposito doganale e perché fa la differenza nel trasporto transfrontaliero

La Svizzera è un Paese che, seppur confinante con l’Italia, non fa parte dell’Unione Europea. Per questo motivo, per trasportare merci da un Paese all’altro, è necessario compilare una serie di documenti, applicare dazi doganali e rispettare normative bilaterali.

Il deposito doganale, di cui parliamo qui, è uno spazio autorizzato dalle autorità doganali in cui è possibile stoccare merci provenienti da Paesi extra UE senza procedere immediatamente allo sdoganamento.

In altre parole, il magazzino doganale è il luogo fisico dove si concretizza una sospensione doganale: una sorta di “zona franca” regolamentata, ideale per chi lavora con l’estero.

In questo modo:

  • non si paga subito il diritto doganale
  • la merce può restare in stoccaggio anche per lunghi periodi
  • l’azienda può decidere in un secondo momento se immetterla sul mercato, riesportarla o trasformarla

Le principali tipologie di deposito doganale

1. Depositi franchi doganali

Sono aree doganali in cui la merce non sdoganata può essere custodita temporaneamente senza il pagamento di dazi doganali o IVA. Si tratta di “spazi neutri” gestiti solitamente da privati, utili per aziende che movimentano grandi volumi di merce in transito tra Italia e Svizzera.

Scopri di più sulla logistica transfrontaliera gestita da Transuisse.

2. Deposito DA (Dogana Autorizzata)

Permette di sospendere il pagamento dei dazi per le merci non unionali (da Paesi terzi) fino all’immissione sul mercato. È ideale per chi vuole massima pianificazione del flusso di merci e controllo sul timing di vendita o trasformazione.

La merce può restare fino a 30 giorni sotto regime di Dogana Autorizzata nei seguenti casi:

  •  Il richiedente è stabilito nel territorio doganale dell’Unione Europea e dimostra di avere tutti i requisiti previsti dal Codice Doganale dell’Unione
  • Il richiedente dichiara l’intenzione di utilizzare regolarmente il regime di transito, una scelta che comporta vantaggi notevoli in termini di flessibilità e pianificazione logistica.

3. Deposito DDA (Dogana Deposito Autorizzato)

Pensato per aziende con movimentazioni frequenti, offre massima flessibilità e semplifica molte procedure. Le merci possono restare in sospensione anche per lunghi periodi, in base al tipo di prodotto.

Una volta giunto a termine il periodo di deposito o quando l’azienda lo ritiene opportuno, il destinatario può assolvere gli obblighi doganali direttamente nel luogo del deposito, oppure può avviare una procedura di transito, ritirando la merce e facendola uscire dal territorio svizzero. 

Ci sono alcune eccezioni da tenere in considerazione quando si sceglie il deposito DDA: 

  • le merci soggette ad autorizzazione devono essere svincolate entro 6 mesi (come previsto dall’art. 157 OD); 
  • per mantenere il carattere comunitario T2, la merce classificata nei capitoli 1-24 della nomenclatura combinata può restare in deposito massimo 6 mesi;
  • mentre per le altre categorie il limite è esteso a 5 anni.

4. Deposito IVA

Il Deposito IVA è ideale per chi ha già sdoganato la merce ma non l’ha ancora venduta. Si applica esclusivamente nel territorio italiano e rappresenta un’interessante opportunità per le aziende che desiderano ottimizzare il proprio flusso di cassa

La merce in questo caso è già sdoganata ma non è ancora immessa al consumo. L’IVA si paga solo al momento dell’effettiva vendita.

Il deposito IVA uno strumento utile per migliorare il flusso di cassa e ridurre la pressione fiscale temporanea. La gestione è sempre soggetta ad autorizzazione doganale. La normativa di riferimento è l’art. 50-bis del D.L. 331/93, che stabilisce nel dettaglio quali beni e operazioni possono usufruire di questo regime agevolato.

Perché il deposito doganale conviene alle imprese

Le imprese che operano nel trasporto internazionale e nella logistica transfrontaliera possono ottenere vantaggi concreti dal deposito doganale:

Ottimizzazione dei flussi

Gestire le spedizioni in entrata/uscita senza fretta. Le merci restano in deposito finché non è il momento giusto per immetterle sul mercato.

Risparmio economico

Il pagamento dei diritti doganali (dazi + IVA) viene differito. Questo libera liquidità e migliora la gestione finanziaria.

Flessibilità operativa

I depositi doganali possono essere usati per gestire ordini parziali, approvvigionamenti anticipati o semplici esigenze di stoccaggio temporaneo.

La normativa: cosa dice il Codice Doganale

Il quadro normativo di riferimento è il Codice Doganale dell’Unione (CDU) o Codice Doganale Comunitario, che regolamenta le operazioni doganali anche nei confronti della Svizzera, pur non facente parte dell’UE.

Per gestire correttamente un deposito è necessario:

  • essere autorizzati dalle autorità doganali
  • rispettare i requisiti previsti dal CDU
  • garantire tracciabilità e conformità delle operazioni

Approfondisci le normative e i vantaggi nel nostro articolo dedicato: Documenti e trasporti per la Svizzera – Tutto quello che c’è da sapere.

Gestione semplificata del deposito doganale con Transuisse

Il deposito doganale rappresenta una risorsa strategica per tutte le imprese che desiderano ottimizzare i propri flussi internazionali tra Italia e Svizzera. Dalla sospensione dei dazi alla gestione documentale, passando per la flessibilità operativa, si tratta di un’opportunità concreta per migliorare l’efficienza logistica e ridurre i costi.

Gestire un deposito doganale richiede competenze tecniche, aggiornamento continuo e una rete logistica ben strutturata. 

Da oltre 25 anni Transuisse offre soluzioni doganali e logistiche su misura per le aziende che operano tra Italia e Svizzera, distinguendosi per:

  • Team di consulenti doganali dedicati e supporto in tutte le procedure richieste dalle autorità doganali svizzere
  • Servizi integrati: trasporto, deposito, sdoganamento e distribuzione
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  • Sosta gratuita, anche notturna, in un’area tele vigilata per garantire la sicurezza dei tuoi beni

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